Asti Spumante in Coppa Inventa di Bormioli Rocco

Spumante d’Asti ed è subito festa! Il suo carattere aromatico unito alla tonalità dolce lo rendono unico ed inimitabile. Asti è il pioniere della tradizione spumantistica italiana attenta alla qualità del prodotto e grazie al miglioramento delle tecniche di spumantizzazione. Le bollicine dello spumante piemontese sono state protagoniste delle tavole gioiose della belle époque ma solo con il tempo e l’impegno dei produttori si è apprezzato il suo carattere delicato ma intenso, dolce e deciso.

Ha una gradazione alcolica bassa, da disciplinare 9%vol. Lo spumante aromatico per eccellenza è caratterizzato da profumi fragranti tipici, floreale delicato di fiori di arancio, glicine e di tiglio, di sambuco e bergamotto, con sentori di salvia e sottofondo di miele di montagna e un sapore che ricorda, la pesca e l’albicocca.

L’Asti Spumante lo riconosci subito anche alla vista: brillante, con una spuma fine ed elegante, e un tono di giallo paglierino con riflessi dorato tenue. La sua caratteristica amabile lo rende ideale per abbinamenti con dolci lievitati, pasticceria secca e macedonie di frutta a fine pasto. Vuole essere servito a una temperatura di 6 °C nella coppa champagne Inventa di Bormioli Rocco che ne esalta la spuma fine e il colore brillante oltre; la maneggevolezza di una coppa da moscato dolce rende ancora più prezioso il nettare contenuto. 

Viene prodotto da uve di moscato bianco min 97% coltivate sui versanti collinari di terreni calcarei compresi tra i fiumi Bormida e Tanavo in alcuni comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo. 

La produzione è disciplinata nella denominazione Asti DOCG assieme al vino Moscato d’Asti dal 1993, ma le uve da moscato banco erano conosciute e apprezzate per la capacità di dare vino dolce da uve passite con il nome di vino greco. Nel 1865 Carlo Gancia, apprese le tecniche di spumantizzazione dello champagne e le applicò al suo vino dolce; il successo fu tale che venne imitato da altre aziende della zona tra cui Cinzano, Martini e Zoppa. Ma l’Asti deve la sua fortuna alla scoperta di fermentazione in autoclave da Francesco Martinotti garantendo un prodotto di qualità in tempi contenuti.