Barolo in calici Vinoteque di Luigi Bormioli

E’ il vino rosso italiano più famoso al mondo! Il re dei Vini, il vino dei Re! Sua Maestà il Barolo
Tutte le fasi della produzione del vino, dalla vinificazione all’invecchiamento, sono consentite sui territori di 11 Comuni delle langhe piemontesi della provincia di Cuneo, tra cui Barolo da cui prende il nome, che raccontano caratteristiche organolettiche totalmente differenti tra loro. Vuole terreni argillosi e calcarei su pendii collinari soleggiati tra i 170 e 540 m slm.
si produce da uve 100% Nebbiolo che gli conferiscono le note caratteristiche organolettiche e di longevità;
La Docg richiede 38 mesi di invecchiamento di cui 18 in legno, e si calcolano dal 1 novembre della stessa annata di vendemmia; la versione Riserva vuole 68 mesi di invecchiamento di cui 18 in legno, e si calcolano dal 1 novembre della stessa annata di vendemmia. Barolo Docg e Barolo Docg Riserva anno un titolo alcolometrico minimo di 13% vol , entrambi possono avere “menzione geografica aggiuntiva” e “vigna”
Le caratteristiche organolettiche :
visive: colore rosso granato con riflessi aranciati che nel corso della sua evoluzione si accentuano.
olfattive e gustative: intense e persistenti; patrimonio olfattivo eccezionalmente complesso, con note fruttate e floreali a seconda dello stato evolutivo di invecchiamento: di rosa e viola in giovinezza e ciliegia sciroppata e prugna cotta con evoluzioni terziarie di pepe, cannella, vaniglia e cuoio.
Vino equilibrato in cui le componenti morbide e dure si bilanciano dando un vino elegante e di grande personalità. Tannico e armonico in giovinezza, asciutto, robusto e vellutato invecchiato.
Il Barolo è il vino per pietanze elaborate, le ricette a base di tartufo e funghi, carne arrosto, la cacciagione, i formaggi stagionati ed è perfetto anche in abbinamento alla pasticceria secca o il cioccolato amaro, ma è anche considerato un ottimo vino da meditazione.
E’ consigliabile servirlo ad una temperatura di 18 °C in ampi bicchieri da vino rosso che ne esaltano la complessità degli aromi. Il calice in vetro cristallino Ricco 59cl C363 della linea Vinoteque di Luigi Bormioli è ideale per vini rossi corposi e complessi. La grande dimensione di questo calice consente la giusta ossigenazione dei vini rossi lungamente affinati in bottiglia oltre a contribuire all’eleganza della mise en place di degustazione.
Il barolo deve la sua fortuna alla nobildonna Juliette Colbert moglie del Marchese Tancredi Faletti di Barolo, la quale si occupò di migliorare le caratteristiche del vino e di promuoverlo sulle tavole della corte Savoia. La sua vera e propria operazione di marketing fu di offrire al Principe Carlo Alberto di Cari gnano 325 botti di barolo, così che sulle tavole del principe vi fosse il suo vino per tutti i giorni dell’anno, al netto dei giorni di quaresima. Come previsto dalla marchesa, fu talmente apprezzato dai nobili tanto che iniziarono ad investire comprando tenute per avviare produzioni dei loro vini preferiti, dal giovane principe Carlo Alberto, che acquisto la tenuta di Verduno, al Re Vittorio Emanuele II che acquistò le tenute di Fontanafredda nel comune di Serralunga d’Alba.
Dal 2014 i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono stati riconosciuti come parte integrante del Patrimonio Mondiale, attribuendo l’eccezionale valore universale al paesaggio culturale piemontese. Le associazioni propongono numerosi percorsi turistici e culturali oltre che percorsi enogastronomici in cantine e aziende del territorio. Affascianate il percorso dei Castelli tra cui il castello di Grinzane Cavour oggi sede dell’enoteca regionale.