Le 4 fasi per ricordare un vino e l’importanza del calice

Degustare un buon vino non è soltanto bere ma è un’esperienza che coinvolge i nostri sensi, riattiva le nostre memorie, stuzzica la nostra conoscenza; bere un buon vino è un viaggio che parte dal momento della della scelta della bottiglia, attraversa la scelta del giusto bicchiere, accompagna la convivialità di amici, ti inebria e dura con il ricordo; e il ricordo lo rende un’esperienza senza fine, centilitri a parte, almeno nella nostra memoria.

Per rendere piacevole questo ricordo si può intervenire su 4 fasi:

  •  la scelta del vino (perché non tutti i vini meritano un bel ricordo);
  •  la scelta della compagnia con cui condividere la bottiglia;
  • la scelta del momento a cui brindare,
  • la scelta del bicchiere (perché ogni vino vuole il suo bicchiere).

Ora vediamo le caratteristiche del calice:

  •  La forma della coppa, le dimensioni delle superfici sulle quali far roteare il vino, le rughe di ossigenazione, la distanza dall’impugnatura del calice al nostro naso, la trasparenza del cristallo sono alcuni dei dettagli che influiscono sulla percezione del vino che stiamo degustando. Al netto di odori indotti o impurità di detersione, certamente, un bicchiere, piuttosto che un altro, non modifica le caratteristiche del vino ma influisce, e non è cosa da poco, sulla percezione delle qualità organolettiche.
    Come deve essere il bicchiere ideale da degustazione?
  • La coppa deve essere di vetro o cristallo, sottile, trasparente, incolore e privo di serigrafie; va mantenuto perfettamente pulito e asciutto.
  • Il profilo  più diffuso è “a tulipano” che permette di avere una superficie ampia per la roteazione e consente la raccolta degli aromi in fase di ossigenazione.
  • La capacità del bicchiere di degustazione è di circa 220 ml e il bicchiere va tenuto mezzo pieno! Per i vini rossi e gran cru si prediligono coppe di grandi capacità, per le bollicine il Flute la cui forma allungata convoglia la risalita dell’anidride carbonica; vini liquorosi e distillati si servono in calici di piccola capacità e imboccatura stretta.
  • Lo stelo deve avere un’adeguata lunghezza per mantenere il più possibile distante la mano dal naso per evitare accavallamento di odori; il piattello di base deve avere solidità e coesione con lo stelo per resistere alle rotazioni e all’usura dei lavaggi.

Oggi la cristalleria made in Italy e made in Germany è tra le migliori forniture Horeca e Tableware; le aziende selezionate da Vinoroom, applicano tecnologia e ricerca su accessori di degustazione coniugandole all’attenzione alle caratteristiche ISO e rispetto per l’ambiente nelle fasi produzione e distribuzione.

Il Calice Medium di InAltoTre Sensi di Bormioli Rocco è un  calice passe-partout, può essere utilizzato per il servizio di vini fermi rossi, bianchi e rosati, usato anche per bollicine informali; versatile e leggero è il calice che dovrebbe essere sempre pronto alla valigetta del perfetto winelover.

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