Velletri Doc in Calici Mirage di Nude

“Avevo una vigna, a Velletri, che produceva un vino adorabile, che spumava naturalmente… Le bottiglie di champagne non si toccavano e si beveva, invece, il vino del Lazio” cosi Alberto Sordi sintetizza il suo apprezzamento per il Velletri. La DOC proviene da uve a bacca nera ( Sangiovese, Montepulciano e Cesanese comune) e a bacca bianca (Malvasia e Trebbiano toscano, Trebbiano verde e Trebbiano giallo ) allevate sui territori di Velletri, Lariano e Cisterna di Latina su terreni di scarsa pendenza di origine vulcanica del vulcano Laziale con pozzolane e tufi, che conferiscono elle uve mineralità e garantiscono nutrizione idrica. e temperature miti e costanti tutto l’anno.
Il blend della versione bianca prevede Malvasia max 70%+ Trebbiano min 30%; il rosso prevede Sangiovese tra 10% e 45% + Montepulciano dal 30% al 50% + Cesanese comune minimo 10%
Velletri doc consente le diverse tipologie:
- Velletri Bianco: 11,00% vol, colore giallo paglierino
- Velletri Bianco Superiore 11,50% vol, colore giallo paglierino
- Velletri Rosso 11,50% vol, colore rosso rubino
- Velletri Rosso Riserva 12,50% vol, colore rosso rubino tendente al granato
- Velletri Spumante – 11,50% vol, colore giallo paglierino intenso, con effervescenza persistente e continua, riposa almeno 6 mesi sui lieviti in bottiglia con metodo classico, ottiene un bouquet pulito elegante con note di lievito di birra, frutta matura.
Lo Spumante Velletri doc si serve ad una temperatura di servizio di 7-8°C per meglio esaltarne gli aromi in calice di vetri cristallino Flute ampio come il Flute della linea Mirage di Nude; Il calice Mirage di Nude è studiato per esaltare aromi e sapori di vini. Le linee sinuose permettono di abbinare i calici ad altri glassware delle linee Nude per barman. Il calice Mirage, dal profilo morbido e dalle superfici delle pareti avvolgenti, amplifica gli aromi tipici dei vini bianchi e dei vini rossi affinati; ideale per tavole curate, perfetto per enoteche e ristoranti.
La qualità della viticoltura nella zona a sud di Roma è stata riconosciuta sin da Plinio che nomina il vino di Velletri tra i più generosi dell’epoca, e poi Livio riconosce i vini di Velletri come assai preziosi. Velletri è stato anche il vino della Roma cattolica da Sisto IV all’arcivescovo Alessandro Borgia e, dopo un periodo in cui in base alle alte quantità di produzione è stato la cantina del Lazio, nel recente passato, ha riacquistato la suo ruolo di vino della Roma della dolce vita.