Vino Bianco Capri Doc in calici Vinea di Luigi Bormioli

Al nome di Capri si associa la freschezza del mare, l’austerità degli scogli, i giochi di luce di sole, il fascino libertino e gioioso delle storie di personaggi dandy e donne seducenti che hanno vissuto l’isola dal fascino mediterraneo. Questo stesso sapore è il ricordo del vino denominazione Doc Capri Bianco: sole, mineralità, freschezza, limoni, cedri, leggeri fiori di ginestra .
Oggi la piccolissima produzione, circa 10 ettari vitati, proviene de uve a bacca bianca (Falanghina, Greco e Biancolella) e uve a bacca nera (l’autoctono Piedirosso) unicamente coltivate sui terreni dell’isola di Capri. Lo scoglio ha una composizione calcarea e i terreni vitati sono a circa 140 m slm baciati dal sole e accarezzati dalle correnti marine, con impianto tradizionale a terrazzo.
La Doc ha denominazione Capri Bianco e Capri Rosso: Bianco ha un titolo alcolometrico di 10,5% , di colore giallo paglierino , al naso si percepiscono tutti gli aromi tipici dei vitigni base per un vino secco e fresco; la denominazione ; Capri Rosso ha 11%, di colore rosso rubino, al naso il vinoso gradevole del Piedirosso, per un vino equilibrato, fresco e secco. Non è un vino da lunghi affinamenti quindi, il periodo migliore per consumarlo è dopo un paio danni dalla vendemmia.
Il Vino dell’isola del golfo di Napoli era apprezzato anche nella Roma imperiale grazie alle villeggiature di Augusto e soggiorni di Tiberio che vi costruì una sua personale dimora. Dopo lunghi secoli di vocazione agricola, l’isola acquista interesse turistico nell’800 e, se da un lato il nuovo interesse ha creato un abbandono dell’agricoltura e della viticoltura, dall’altro ha favorito l’esportazione del prelibato vino fuori dall’isola facendolo conoscere tra gli ambienti chic.
Oggi alcuni importanti imprenditori vinicoli campani stanno contribuendo alla riscoperta e valorizzazione della denominazione. Le isole del golfo di Napoli sono fantastiche tutto l’anno ma diventano croccanti ad inizio estate, dopo una eno-visita in cantina d’obbligo visita alla villa dell’Imperatore Tiberio, una granita in Piazzetta e un gita in barca ai Faraglioni e alla Grotta Azzurra.
Il vino Capri Bianco Doc e’ un vino bianco che si abbina bene con secondi di pesce e frutti di mare crudi e cotti: gamberoni e noci di mare; zuppe di vongole e patelle, e tuo quello che si può arrostire sul barbecue del mare: polpo, spigola, seppie, spiedini di calamari e gamberi… ma adatto anche ad accompagnare la caprese: mozzarella, pomodoro e basilico.
Il Capri Doc Bianco si serve alla temperatura di 12-14°C in calici di media capacità a tulipano svasato. Il calice C468 della linea Vinea di Bormioli Luigi, leggero e maneggevole, un passe-partout, consente di esaltare gli aromi la freschezza dei vini bianchi e i floreali dei vini rossi grazie alla forma tulipano del bordo taglio laser, perfetto, vetro sottile, realizzato con alta tecnologia e senza piombo, vetro sonoro, steli sottili e robusti per facilitare la roteazione del calice.